Ti piacerebbe trasformare un oggetto reale in un modello digitale 3D, semplicemente usando il tuo smartphone o una fotocamera? O magari ricreare interi ambienti, persone o scene da esplorare in digitale? Oggi ti porto alla scoperta di tre tecnologie che lo rendono possibile, e sono alla portata di tutti, anche con software gratuiti: la fotogrammetria, il NERF e il Gaussian Splatting. Queste tecniche stanno rivoluzionando il mondo della ricostruzione 3D, e nel video di oggi ti spiegherò come funzionano e quali sono le loro differenze.

Della fotogrammetria abbiamo già parlato in un altro video dedicato, quindi se volete scoprire come utilizzarla correttamente, vi consigliamo di guardarlo. Lo trovate nelle schede e in descrizione. Prima di scoprire le altre 2 tecnologie, facciamo però un rapido ripasso.

Fotogrammetria

La fotogrammetria è una tecnica che permette di ricostruire modelli 3D a partire da una serie di fotografie scattate da diverse angolazioni. Utilizza il principio della triangolazione per calcolare la posizione e la distanza di ogni punto nello spazio, trasformando una serie di immagini 2D in una mesh 3D. È un metodo molto preciso per ricostruire oggetti o scene reali, ma richiede una grande quantità di immagini e il processo può essere piuttosto lungo. La fotogrammetria esiste da tempo ed è impiegata in una grande varietà di produzioni. Il difetto principale sta nel fatto che non si può scannerizzare di tutto, ma ci sono delle limitazioni sul tipo di oggetti che è possibile ricostruire: ad esempio le superfici fini, riflettenti o trasparenti vengono mal interpretate dai software di fotogrammetria, portando a modelli imperfetti o addirittura invisibili.

NERF (Neural Radiance Fields)

Il NERF è una tecnologia più innovativa che non si basa semplicemente sulle foto, ma usa una rete neurale (una sorta di “cervello digitale”) per ricostruire una scena. In parole semplici, la rete osserva una serie di immagini della scena e “impara” a immaginare come appare da ogni angolazione, anche quelle non fotografate direttamente. Questo permette di generare viste incredibilmente realistiche con dettagli molto sottili, come superfici riflettenti o elementi complessi come i capelli o l’erba. Una cosa importante da notare è che il NERF funziona bene quando viene visualizzato nel suo formato originale. Tuttavia, se si prova a convertire questa rappresentazione in una mesh tradizionale, iniziano a emergere gli stessi problemi che troviamo nella fotogrammetria. Le superfici fini e riflettenti non vengono rese in maniera ottimale, perché il passaggio da una rappresentazione continua (come il NERF) a una geometria fissa (come la mesh) perde molti dettagli. Quindi, se il vostro obiettivo è avere una mesh 3D dettagliata e precisa, il NERF potrebbe non essere la scelta migliore.

Gaussian Splatting

 Il Gaussian Splatting è un’altra tecnologia recente che si basa su una rappresentazione visiva diversa. Invece di creare una scena completa con una mesh o con una funzione come il NERF, il Gaussian Splatting utilizza una nuvola di punti, ciascuno dei quali ha una sorta di sfumatura attorno a sé, come una piccola macchia. Queste macchie si sovrappongono per creare l’illusione di una superficie continua. Immagina tanti granelli di polvere che, insieme, formano un’immagine 3D. La cosa interessante del Gaussian Splatting è che è molto meno pesante dal punto di vista computazionale rispetto al NERF e alla fotogrammetria, permettendo elaborazioni più rapide. Tuttavia, non è possibile convertirlo in una mesh come con le altre tecnologie, perché la sua struttura a punti fluttuanti non si adatta a una geometria rigida. È pensato per la visualizzazione rapida, non per produrre modelli 3D utilizzabili in senso tradizionale.

Ognuna di queste tecnologie ha i suoi punti di forza e debolezza. La fotogrammetria è ottima per oggetti fisici statici, NERF eccelle nella visualizzazione immersiva di scene complesse, e Gaussian Splatting offre una velocità notevole.Software e App gratuite

Software e App gratuiti

Per iniziare subito a esplorare queste tecnologie, ci sono diversi software gratuiti che potete provare facilmente.

Per la fotogrammetria, uno dei tool più noti a livello professionale è Reality Capture, gratuito con un account Epic Games. Esiste anche una versione mobile (Reality Scan), perfetta per chi vuole partire con semplicità. Un’altra valida alternativa open-source è Meshroom, ideale per chi preferisce un software completamente gratuito e ricco di funzioni.

Se preferite utilizzare lo smartphone, vi consiglio le app Polycam e Kiri Engine. Entrambe offrono profili gratuiti e sono molto intuitive. Queste app supportano non solo la fotogrammetria, ma anche il Gaussian Splatting. E se avete un iPhone con sensore LiDAR, con Polycam potrete velocizzare il processo di scansione e sfruttare anche questa tecnologia.

Per chi è interessato a sperimentare il NERF e il Gaussian Splatting, vi consiglio di provare Luma.AI. Nella sezione ‘Capture’, potete caricare una serie di foto o un video e ottenere una scena 3D interattiva, visualizzabile online o scaricabile in vari formati. Oppure, potete provare l’app gratuita Scaniverse.

Le scene e gli oggetti creati con questi strumenti possono essere facilmente importati in software come Blender, Unreal Engine o After Effects, grazie a plugin specifici.

Questi sono solo alcuni degli strumenti che potete utilizzare, ma ce ne sono molti altri! Nei prossimi articoli e video, vi mostreremo esempi pratici su come usarli al meglio. Quindi, restate con noi e iscrivetevi al canale Youtube per non perdere nulla!”


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